Dalla protezione dei bambini alla compliance aziendale: cosa cambia con il nuovo Regolamento UE
Più tutela per i consumatori, più responsabilità per le aziende
Fonte: UE
Data: 07/05/25
La Commissione Europea ha raggiunto un accordo politico per rafforzare le norme sulla sicurezza dei giocattoli in Europa. Una svolta importante, che non riguarda solo il mondo dei produttori ma tocca da vicino anche chi si occupa di sostenibilità, impatto sociale e responsabilità aziendale.

Il nuovo Regolamento sulla sicurezza dei giocattoli nasce dall’esigenza di tutelare i consumatori — in particolare i bambini — dai rischi legati a sostanze chimiche pericolose ancora presenti in alcuni prodotti. Parliamo di interferenti endocrini, PFAS, bisfenoli e altre sostanze dannose che, nonostante i divieti esistenti, continuavano a circolare, soprattutto attraverso le vendite online.
Il problema: tutela ancora insufficiente e controlli difficili
La normativa precedente (Direttiva 2009/48/CE) ha garantito un primo livello di sicurezza, ma non è riuscita a tenere il passo con i cambiamenti del mercato. Le vendite online, in particolare, hanno creato nuove falle nel sistema: giocattoli importati da Paesi extra-UE, spesso non sicuri, arrivano ai consumatori senza controlli efficaci. Anche il tema delle sostanze chimiche è diventato più urgente, con studi sempre più evidenti sugli effetti a lungo termine su salute e ambiente.
Cosa cambia con il nuovo regolamento
Il nuovo Regolamento introduce obblighi più stringenti per i produttori e strumenti innovativi per i controlli. In particolare:
  • Stop a sostanze nocive come PFAS, bisfenoli e interferenti endocrini, anche nei materiali non a contatto diretto con il bambino.
  • Passaporto digitale del prodotto: ogni giocattolo dovrà includere un supporto digitale (es. QR code) con tutte le informazioni su sicurezza e tracciabilità.
  • Controlli più severi alle frontiere: anche i prodotti venduti online dovranno superare verifiche automatiche grazie a un nuovo sistema informatico europeo.
  • Maggiore equità per i produttori UE, che spesso si trovano a competere con importatori che non rispettano gli stessi standard.
Quando entrerà in vigore
Dopo la pubblicazione ufficiale nella Gazzetta dell’Unione Europea, il nuovo regolamento entrerà in vigore trascorsi 20 giorni. Entrerà quindi in vigore e sarà applicabile a partire dal 2029. È quindi il momento giusto per iniziare a prepararsi — con dati solidi, strategie chiare e strumenti di verifica dell’impatto.
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