L’iniziativa ha riscosso grande successo e si è estesa a più di 200 famiglie in quattro comuni. Ogni famiglia ha ricevuto due polli, tra cui il Poulet Rouge e il pollo d'Alsazia, una razza locale. I beneficiari dell'iniziativa sono stati invitati a prendersi cura degli animali, a garantirne il benessere e a costruire, autonomamente, il pollaio, facendo sì che l’iniziativa contribuisse anche alla responsabilizzazione dei cittadini. Non solo una questione di nutrizione, ma anche di educazione e impegno verso la comunità.
Questa iniziativa, pur avendo una portata localizzata, ha evidenziato una problematica ben più ampia: la difficoltà che molte persone hanno nell'accesso a cibo sano e nutriente. Nonostante i progressi tecnologici, il cibo sano è spesso percepito come un lusso, inaccessibile per chi vive in situazioni di disagio economico. Fornire polli alle famiglie non ha solo garantito un miglioramento della qualità della dieta, ma ha anche rafforzato i legami sociali e incentivato la coesione tra i membri della comunità.
Questa è la dimostrazione che l’accesso al cibo sano non è solo una questione economica, ma una questione di equità sociale. Le politiche alimentari locali, come quella di Colmar, rappresentano un passo concreto verso una maggiore giustizia alimentare, in cui il diritto a un’alimentazione sana è riconosciuto come un diritto fondamentale.