Valutazione d’Impatto secondo un modello rigenerativo di Regg3
Esplorazione degli indicatori
Fonte: Regg3
Data: 15/11/24
Regg3 utilizza un innovativo modello multifattoriale per valutare e valorizzare l’impatto ambientale e sociale di un’organizzazione sul contesto territoriale in cui opera.

La valutazione avviene sulla base di 12 aree di impatto 6 ambientali e 6 sociali che descrivono da un lato lo stato di salute dell’ecosistema e la robustezza delle fondamenta sociali di un contesto territoriale, dall’altro l’impatto sistemico di un’attività su questi contesti.

In sintesi, siamo in grado di capire come stanno ambiente e società in un determinato posto, e se e quanto le attività che si svolgono in quel territorio fanno bene o male ad ambiente e società. E lo facciamo con il supporto dei dati.
Le 6 aree di impatto ambientale del modello Regg3
GHG (Green House Gas) Emissions: questo indicatore misura quanto gas serra viene rilasciato nell’atmosfera dalle attività umane, come l’uso di combustibili fossili e le emissioni di metano dagli allevamenti. Un livello eccessivo di questi gas peggiora i cambiamenti climatici, accelera la perdita di biodiversità e danneggia gli ecosistemi, con conseguenze anche per le comunità umane. Ridurre queste emissioni e aumentare la capacità di assorbire i gas serra è cruciale per mantenere un equilibrio ambientale che tuteli il nostro futuro.

Ecological Footprint: misura quanta superficie produttiva è necessaria per sostenere il nostro consumo di risorse e assorbire le emissioni di CO₂. Questo indicatore include 6 componenti principali: terreni coltivati, foreste, aree di pesca, pascoli e terreni edificati i quali riflettono l’impatto delle attività umane sul pianeta. L’indicatore è utile per confrontare il nostro consumo di risorse con la capacità della Terra di rigenerarle. Ogni risorsa estratta consuma una parte di Terra, mentre le attività rigenerative ricostruiscono queste risorse.

Material Footprint: misura i materiali estratti (minerali metalliferi e non, combustibili fossili, biomassa) e utilizzati per produrre beni e servizi, indipendentemente dal luogo di estrazione. È un indicatore del grado di linearità o circolarità dei nostri processi produttivi. Più materiali estraiamo, utilizziamo e scartiamo, più “consumiamo” il pianeta. Al contrario, pratiche come la circolarità, l’uso di materiali sostenibili e il riciclo aiutano a ridurre l’impatto sull’ambiente e preservare le risorse terrestri.

Phosphorus: misura la quantità di fosfati utilizzati, ad esempio, nelle attività agricole. Il fosforo, elemento chiave nei fertilizzanti e nei detergenti, se presente in eccesso può raggiungere i corpi idrici, provocando fioriture algali che danneggiano gli ecosistemi acquatici. Ridurre l’uso di fosfati e adottare fertilizzanti naturali o pratiche rigenerative aiuta a preservare l'equilibrio degli ecosistemi, prevenendo impatti negativi.

Nitrogen: misura l’uso di composti azotati, particolarmente rilevanti in agricoltura e nell’industria. L’azoto in eccesso può causare eutrofizzazione dei corpi idrici, provocando una crescita algale eccessiva, oppure può disperdersi nell’atmosfera come gas serra ad alta potenza. Ridurre l’impiego di azoto e adottare soluzioni eco-compatibili o pratiche rigenerative contribuisce a ristabilire gli equilibri naturali degli ecosistemi.

Biodiversity: misura la salute e la varietà degli habitat naturali, sia terrestri che marini, valutando la ricchezza delle specie e la qualità delle aree protette. Attraverso dati su foreste, uso del suolo e riserve naturali, identifica le zone cruciali dove è fondamentale proteggere specifiche specie a rischio. Conservarle non solo aiuta la natura a mantenere un equilibrio, ma rafforza la capacità degli ecosistemi di adattarsi ai cambiamenti e di continuare a offrire benefici, come aria pulita, sani cicli naturali e risorse per le comunità.
Le 6 aree di impatto sociale del modello Regg3
Housing: misura la proporzione di persone che vivono in insediamenti inadeguati e il peso economico dell'accesso alla casa in un'area specifica. La casa è un diritto sociale essenziale e, se inaccessibile o non vivibile, rappresenta un deficit di inclusione. Questo indicatore aiuta a comprendere l’impatto positivo di interventi come il social housing e la rigenerazione di alloggi accessibili, e a rilevare come le speculazioni immobiliari e il degrado abitativo possano erodere il valore sociale.

Access to Health: misura l'accesso e l'adeguatezza dei servizi sanitari sulla base delle tre dimensioni fondamentali della Copertura Sanitaria Universale: Universalità, Globalità, Gratuità all'interno di una determinata area geografica. Come la casa, la sanità è un diritto fondamentale, e non avere accesso a strutture e servizi sanitari in caso di necessità, o non poterselo permettere è un fattore essenziale di insicurezza sociale. Facilitare accesso e qualità dei sistemi sanitari crea un valore per la società e i suoi membri che questo indicatore ci permette di misurare.

Education: valuta sia l'accesso all'istruzione, sia la qualità dell'istruzione offerta a una popolazione, riflettendo il rate di scolarizzazione, l’accesso e completamento dei percorsi educativi. La formazione è la chiave d’accesso alla società e il motore dello sviluppo della persona. Se un’attività rafforza l’accesso all’educazione sta rafforzando le fondamenta dell’inclusione alla società stessa.

Income: misura il reddito medio di una popolazione e la percentuale di persone che vivono al di sotto della soglia nazionale di povertà, fornendo un'indicazione della distribuzione del reddito all'interno di una determinata area geografica o popolazione. La povertà è la principale causa di esclusione sociale ed ha effetti negativi sulla stabilità della società stessa. Portare i cittadini al di sopra della soglia di povertà è uno degli obiettivi fondamentali per rafforzare la società stessa.

Employment: misura l’impatto sul livello e la qualità dell’occupazione lavorativa in un dato contesto territoriale. La disoccupazione è la principale fonte di esclusione sociale. Inoltre, una forza contrattuale più elevata permette ai lavoratori di negoziare salari e condizioni di lavoro migliori. Questo porta a una distribuzione del reddito più equa, riducendo le disuguaglianze economiche che sono alla base di molti problemi sociali. Quando più persone hanno accesso a un lavoro stabile e dignitoso, la società nel suo complesso ne beneficia.

Nutrition: misura la disponibilità e l'accesso a cibi nutrienti per la popolazione, considerando l'apporto calorico di sostanze nutritive consumate. La lotta alla fame ha un impatto profondo e positivo sullo stato di salute di una società, influenzando vari aspetti della vita economica, sociale e individuale. L’accesso al cibo, una sua distribuzione equa e la riduzione dello spreco alimentare sono fattori strettamente collegati e favoriscono il benessere generale, aiutando a ridurre le disuguaglianze e la marginalizzazione delle comunità più vulnerabili.
Misurare per rigenerare
Gli indicatori selezionati per il modello Regg3 sono stati scelti per la loro natura misurabile, senza l’influenza di soggettività. Questa caratteristica consente di ottenere dati affidabili e comparabili, fondamentali per una valutazione accurata dello stato di salute socio ambientale dei contesti territoriali e dell’impatto di un'organizzazione sugli stessi.

Inoltre, questi indicatori rappresentano variabili chiave che considerano l'impatto a 360 gradi delle politiche socio-ambientali, permettendo di analizzare in modo completo come le diverse azioni di un’organizzazione influiscono sullo stato di salute di ecosistema e società. La loro inclusione nel modello è essenziale per garantire un approccio sistemico alle valutazioni econometriche, integrando i valori di ambiente, società ed ecosistema in un modello unico.

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