Regg3 ha applicato il proprio modello di valutazione d’impatto rigenerativo per quantificare il contributo del microcredito alla crescita dell’occupazione ed al miglioramento delle condizioni economiche dei beneficiari. Grazie a un'analisi approfondita, è stato possibile evidenziare il ruolo dell’Ente nel facilitare l’accesso al credito, supportare la creazione di nuove imprese e migliorare la stabilità finanziaria di chi ha ottenuto un finanziamento.
L’impatto del microcredito è stato analizzato con riferimento a tre aree principali: Occupazione, Reddito ed Educazione. In termini di occupazione, nel biennio 2023-2024, il microcredito ha contribuito alla creazione di 10.173 nuovi posti di lavoro, con una riduzione dello 0,4% del GAP* occupazionale nazionale. Le regioni più colpite dalla disoccupazione, come Campania e Sicilia, hanno beneficiato di un impatto significativo, con rispettivamente 1.464 e 1.502 nuovi occupati. In particolare, l’Ente, all’interno dell’impatto generato dalla totalità del microcredito, ha contribuito, tramite le erogazioni effettuate dalle banche convenzionate, alla riduzione del gap occupazionale dello 0,091%, con la creazione di 2.320 posti di lavoro.
Per quanto riguarda il reddito, i finanziamenti erogati tramite microcredito hanno evitato che 10.302 individui, corrispondente allo 0,13% della popolazione italiana, cadesse sotto la soglia di povertà, contribuendo a ridurre il GAP1 reddituale nazionale. Guardando l’impatto generato da una prospettiva monetaria, l'ammontare di microcredito erogato ha contribuito a colmare l’1,402% del GAP espresso in termini monetari. Per cui, il microcredito ha contribuito a ridurre la povertà, sia diminuendo il numero di persone sotto la soglia sia colmando il gap economico rispetto al reddito minimo. Tuttavia, il principale indicatore della sua efficacia resta la capacità di far crescere il numero di individui che superano la soglia minima di reddito. In particolare, l’Ente, all’interno dell’impatto generato dalla totalità del microcredito, ha contribuito, tramite le banche convenzionate, alla riduzione del gap reddituale dello 0,031%, pari a 2.449 beneficiari di microcredito imprenditoriale e sociale.
L’area dell’Educazione rappresenta una sfida importante. Sebbene l’ENM promuova programmi di alfabetizzazione finanziaria, l’impatto sul miglioramento dei livelli di istruzione è stato valutato come neutro, in quanto, non rientrando le specifiche azioni nei parametri ISCED2, non è possibile rendere il loro impatto confrontabile con i dati nazionali sull’istruzione formale. Il tasso di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado in Italia si attesta all’83,22%, risultando ancora inferiore alla soglia del 95%, mentre il tasso di completamento tra gli iscritti raggiunge il 97,45%, restando leggermente al di sotto della soglia del 100%.Per quanto riguarda l’istruzione terziaria, il tasso di iscrizione è fermo al 19,37%, al di sotto della soglia minima del 28%, mentre il tasso di completamento si attesta al 27%, rispetto alla soglia del 30%.
1GAP: distanza tra la soglia e un contesto ed è lo spazio in cui il target agisce (ha un impatto/effetto)
2ISCED: Classificazione in conformità con la International Standard Classification of Education, il sistema di classificazione internazionale definito dall’UNESCO che uniforma i sistemi educativi tra paesi diversi.