Secondo uno studio pubblicato di recente su
Environmental Research Letters, il cambiamento climatico potrebbe ridurre il PIL globale del 40% entro la fine del secolo, un dato molto più grave rispetto alle stime iniziali. Mentre i modelli precedenti consideravano solo l'impatto locale del cambiamento climatico, la nuova analisi suggerisce che, considerando gli effetti globali, le perdite economiche aumenteranno drasticamente. I paesi più vulnerabili, in particolare quelli con risorse limitate, saranno i più colpiti, poiché mancano delle infrastrutture e delle risorse necessarie per fronteggiare le sfide economiche ed ecologiche derivanti dal cambiamento climatico.
In questo contesto, l’impatto diretto sulla povertà è devastante. Le crisi agricole provocate dalla siccità e dagli eventi climatici estremi riducono la disponibilità di cibo, incrementando i costi dei beni di consumo e riducendo i redditi delle famiglie che dipendono dall’agricoltura. Contestualmente, i disastri naturali distruggono le infrastrutture essenziali, come abitazioni e ospedali, costringendo milioni di persone a migrare o a vivere in condizioni ancora più precarie. Questo peggiora ulteriormente le disuguaglianze sociali, limitando l’accesso ai servizi fondamentali e minando la stabilità sociale.